La nuova minaccia dopo che Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato l’attentato, fallito, andato in scena nelle scorse ore a Tel Aviv.
Ci sono novità in merito all’attentato andato in scena nelle scorse ore a Tel Aviv dove è esplosa una bomba nei pressi di una sinagoga. Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato l’accaduto sottolineando come ci saranno altri episodi di questo genere a Israele fino a quando “continueranno i massacri”.
Hamas rivendica l’attentato a Tel Aviv
Continua la tensione a Gaza e non solo. Nelle ultime ore è esplosa una bomba nei pressi di una sinagoga di Tel Aviv, che la polizia israeliana e l’agenzia di intelligence Shin Bet hanno descritto come un attacco terroristico. Nell’esplosione, un uomo che trasportava l’ordigno è rimasto ucciso mentre un passante è stato ferito.
Adesso, le Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, che da oltre dieci mesi conduce una guerra contro Israele a Gaza, e le Brigate al-Quds, la loro controparte della Jihad islamica, hanno affermato che “gli attacchi suicidi nell’interno occupato (Israele, ndr) torneranno alla ribalta finché continueranno i massacri, il trasferimento forzato di civili e la politica di assassinii dell’occupante”. rivendicando quindi l’attacco come riportato da Channel 12 citata anche dall’Ansa.
I negoziati di tregua
L’attentato è arrivato circa un’ora dopo che il Segretario di Stato americano Blinken era stato protagonista di un incontro nel quale aveva esortato Israele e Hamas “a non far deragliare” i negoziati per un cessate il fuoco parlando di “momento decisivo” per il raggiungimento di un accordo. “Questo è un momento decisivo, è probabilmente la migliore, forse l’ultima opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco”, le sue parole a Tel Aviv nel corso di un faccia a faccia con il Isaac Herzog.